MONTECATINI TERME - «Ho tutte le qualità per diventare Miss Italia. Compresa l’umiltà». Così la nuova Miss Italia Giusy Buscemi, la siciliana che gareggiava col numero 45, bionda riccia dagli occhi verdi. Ha vinto il concorso e oggi saprà com’è andato il test di ammissione alla facoltà di Medicina, anche se il sogno è di diventare attrice. Seconda l’abruzzese Romina Pierdomenico, terza la romana Claudia Tosoni, quarta la «rossa per caso», la siciliana Chiara Salvo (52), che tanto piaceva alla giuria, quinta la campana Raffaella Di Caprio.E così, con Beppe Fiorello che incorona la vincitrice, si chiude Miss Italia 2012, un’edizione con non poche polemiche: le miss con i costumi castigati ma anche i presunti «ritocchini», il Nord decimato, le mamme delle escluse più arrabbiate che mai per il televoto, che avrebbe favorito non le più belle ma le più «organizzate». Durissimo l’attacco in diretta della mamma della trentina Silvia Paoli, con Fabrizio Frizzi che ha cercato di assicurare tra le proteste dei genitori che il meccanismo del televoto è regolare.È stato anche il concorso del Nord decimato: la finale si è aperta con 20 ragazze in gara, 17 del centro Italia e del Meridione, tutte comunque di una bellezza meno classica del consueto. «Abbiamo cercato le più particolari», hanno spiegato i giurati. Fuori subito la padovana Angela Robusti (97), fuori la triestina Matilde Biagini (38). Ma la polemica della vigilia è stata monopolizzata dalla chirurgia estetica. Il che è curioso, perché più che pensare a un ritocchino al seno, molte miss di questa edizione dovrebbero piuttosto rivolgersi a un dentista: mai come stavolta alla finale di Miss Italia si sono viste tante ragazze con la dentatura che definire imperfetta è un eufemismo.Denti storti, incisivi arretrati, canini sormontati. Eppure, la polemica della finalissima di Miss Italia 2012 riguarda non la mancanza di apparecchi (sarà la crisi, mancheranno i soldi?), bensì i ritocchini: nell'anno della sobrietà, del rigore, del costume castigato, si è venuto a sapere che 10 su 101 concorrenti sarebbero «rifatte». Al seno. Voce incontrollata e non si sa nemmeno se fondata, eppure circolata nello staff del concorso e giunta alle orecchie dei giurati tecnici. Una di loro, la giornalista e scrittrice Candida Morvillo, nella riunione di ieri mattina, s'è preoccupata: «Si può sapere chi sono le rifatte? Mica per niente, ma rischia di essere concorrenza sleale nei confronti delle altre ragazze».La giurata Morvillo, per sua stessa ammissione, si è trovata isolata: la collega Anna Tatangelo, che nel 2008 all'età di 21 anni si fece aggiungere una taglia passando dalla seconda alla terza, non ha trovato nulla di disdicevole in eventuali seni rifatti. Stessa posizione per lo stilista Stefano Dominella. Morale: mezza baruffa e giuria spaccata. La patròn Patrizia Mirigliani s'è pure risentita della polemica «inesistente»: il regolamento del concorso, ha puntualizzato, nulla dice dei ritocchini, «ma se una ragazza è visibilmente rifatta neanche ci arriva in finale».Graditi, invece, sia in casa Miren (la società dei Mirigliani che detiene il marchio del concorso) che a Montecatini, gli ascolti della prima serata: domenica, benché battuta dalla concorrenza di Canale 5 con il film Avatar, Miss Italia ha avuto poco più di 3 milioni di telespettatori (share del 18%). Nulla al confronto degli anni d'oro, ma comunque due punti in più rispetto all'ultima edizione.
