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Ecco le novita' del decreto Balduzzi "Medici di base 7 giorni su 7"

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FRAWWE5
CAT_IMG Posted on 9/9/2012, 23:26     +1   -1




(AGI) - Roma, 6 set. - "Lo slogan 7 giorni su 7, 24 ore su 24 esprime il messaggio di una sanita' virtuosa". Cosi' il ministro Renato Balduzzi spiega il senso del decreto legge approvato nella seduta fiume a Palazzo Chigi. In particolare il provvedimento prevede, per l'assistenza sanitaria territoriale, le riorganizzazione delle "cure primarie, nella consapevolezza che il processo di de-ospedalizzazione, se non e' accompagnato da un corrispondente e contestuale rafforzamento dell'assistenza sanitaria sul territorio, determina di fatto una impossibilita' per i cittadini di beneficiare delle cure".
I punti qualificanti del riordino delle cure primarie sono: "integrazione monoprofessionale e multiprofessionale per favorire il coordinamento operativo tra i medici di medicina generale, i pediatri di libera scelta, gli specialisti ambulatoriali, secondo modelli individuati dalle Regioni anche al fine di decongestionare gli ospedali; ruolo unico e accesso unico per tutti i professionisti medicine nell'ambito della propria area convenzionale al fine di far fronte alle esigenze di continuita' assistenziale, organizzazione e gestione; sviluppo dell'ICT quale strumento irrinunciabile per l'aggregazione funzionale e per l'integrazione delle cure territoriali e ospedaliere".
ECCO LE NOVITA' DEL DECRETO BALDUZZI
Di seguito, nel dettaglio, le novita' introdotte dal decreto.
1. Assistenza sanitaria territoriale Si riorganizzano le cure primarie, nella consapevolezza che il processo di de-ospedalizzazione, se non e' accompagnato da un corrispondente e contestuale rafforzamento dell'assistenza sanitaria sul territorio, determina di fatto una impossibilita' per i cittadini di beneficiare delle cure. I punti qualificanti del riordino delle cure primarie sono: - integrazione monoprofessionale e multiprofessionale per favorire il coordinamento operativo tra i medici di medicina generale, i pediatri di libera scelta, gli specialisti ambulatoriali, secondo modelli individuati dalle Regioni anche al fine di decongestionare gli ospedali; - ruolo unico ed accesso unico per tutti i professionisti medicine nell'ambito della propria area convenzionale al fine di far fronte alle esigenze di continuita' assistenziale, organizzazione e gestione; -sviluppo dell'ICT quale strumento irrinunciabile per l'aggregazione funzionale e per l'integrazione delle cure territoriali e ospedaliere.
2. Intramoenia Si introducono, dopo piu' di dieci anni, nuove norme in materia di attivita' professionale intramoenia dei medici, al fine di superare il regime provvisorio. Le aziende sanitarie devono procedere a una definitiva e straordinaria ricognizione degli spazi disponibili per le attivita' libero-professionali ed eventualmente possono, con un sistema informatico speciale, utilizzare spazi presso strutture sanitarie esterne, ovvero autorizzare i singoli medici a operare nei propri studi. Rilevante novita' e' che tutta l'attivita' viene messa in rete per dare trasparenza e avere tracciabilita' di tutti i pagamenti effettuati dai pazienti, rendendo anche possibile un effettivo controllo del numero delle prestazioni che il professionista svolge sia durante il servizio ordinario, sia in regime di intramoenia. E' previsto che parte degli importi riscossi saranno destinati, oltre che per i compensi dei medici e del personale di supporto, anche per la copertura dei costi sostenuti dalle aziende.
3. Medicina difensiva Si regola la responsabilita' professionale di chi esercita professioni sanitarie per contenere il fenomeno della cosiddetta "medicina difensiva" che determina la prescrizione di esami diagnostici inappropriati al solo scopo di evitare responsabilita' civili, con gravi conseguenze sia sulla salute dei cittadini, sia sull'aumento delle liste di attesa e dei costi a carico delle aziende sanitarie. Nel valutare la responsabilita' dei professionisti si terra' conto della circostanza che essi abbiano svolto la prestazione professionale secondo linee guida e buone pratiche elaborate dalla comunita' scientifica nazionale e internazionale. Viene inoltre costituito un Fondo per garantire idonee coperture assicurative finanziato con il contributo dei professionisti e delle assicurazioni, in misura percentuale sui premi incassati, comunque non superiore al 4 per cento.
4.
Trasparenza nella scelta di direttori generali e primari Le nomine dei direttori generali delle aziende e degli enti del SSR (Servizio Sanitario Regionale) vengono sottoposte a una nuova disciplina che privilegia il merito e tende a riequilibrare il rapporto tra indirizzo politico e gestione delle aziende sanitarie. Le Regioni infatti dovranno provvedere alla nomina dei DG attingendo ad un elenco regionale di idonei costituito a valle di una procedura selettiva che sara' svolta da una commissione costituita da esperti indipendenti, procedura a cui potranno accedere solo coloro che documenteranno, oltre ai titoli richiesti, un'adeguata esperienza dirigenziale nel settore. Saranno garantite idonee misure di pubblicita', anche sul web, dei bandi, delle nomine e dei curricula, oltre che di trasparenza nella valutazione degli aspiranti alla nomina. Per i primari (dirigenti, medici e sanitari di strutture complesse) viene istituita una procedura selettiva affidata a primari della stessa disciplina, ma non della stessa Asl, sorteggiati a livello nazionale. Il direttore generale dovra' scegliere il primario necessariamente entro la rosa dei primi tre candidati. Per consentire il sorteggio, saranno costituiti entro tre mesi elenchi regionali dei primari per singole discipline e l' elenco nazionale sara' la sommatoria degli elenchi regionali.
5. Nuovi Lea (Livelli essenziali di assistenza) Si aggiornano i Lea tenendo conto anche di nuove patologie emergenti con riferimento prioritario alla malattie croniche, alle malattie rare e al fenomeno della ludopatia.
6. Promozione di piu' corretti stili di vita: limitazione vendita di prodotti del tabacco. Si arricchisce il quadro normativo inerente alla lotta al fumo. E' vietata la vendita dei prodotti da fumo ai minori di 18 anni (finora il limite era a 16 anni) con sanzioni per gli esercenti da 250 a 1000 euro, che passano da 500 a 2000 euro con la sospensione della licenza per tre mesi in caso di recidiva. -
7.
Certificati per l'attivita' sportiva amatoriale. A tutela della salute dei cittadini che svolgono un'attivita' sportiva non agonistica o amatoriale, verranno predisposte linee guida per idonee certificazioni mediche e l'effettuazione di controlli sanitari sui praticanti e per la dotazione, nonche' l'impiego, da parte di societa' sportive professionistiche e dilettantistiche di defibrillatori semi-automatici e di altri eventuali dispositivi salvavita.
8. Ludopatie Sono state introdotte disposizioni per: - Limitare la pubblicita' dei giochi con vincite in denaro con particolare riguardo alla tutela dei minori - Esplicitare le probabilita' di vincita e il rischio di dipendenza dal gioco - Vietare l' accesso dei minori alle sale ovvero alle aree destinate al gioco - Effettuare controlli mirati per verificare il rispetto di norme a tutela dei minori - Rivedere, limitatamente alle nuove concessioni, anche su indicazione dei Comuni la dislocazione di punti di raccolta del gioco evitando la prossimita' a luoghi sensibili (scuole, universita', nosocomi, luoghi di culto).
9.Sicurezza alimentare e sanita' veterinaria Si introduce l'obbligo di avviso ai consumatori, con appositi cartelli affissi nei punti vendita, dei rischi connessi al consumo di latte crudo e pesce crudo. Viene vietata, inoltre, la somministrazione di latte crudo e crema cruda nell'ambito della ristorazione collettiva, anche scolastica. Sono previste misure sanzionatorie nei confronti delle Regioni che sono in ritardo nei programmi di contrasto alle malattie infettive e diffusive del bestiame. Per le Regioni inadempienti e' prevista la nomina di appositi commissari. E' previsto che, fatta salva la verifica della compatibilita' comunitaria della misura, sia aumentato il contenuto di succo naturale di frutta dal 12 al 20 per cento nelle bevande analcoliche che utilizzano la denominazione della frutta medesima.
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