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| Cesare Prandelli striglia l'Italia. E gli azzurri, con la faccia da scolaretti messi dietro la lavagna, accettano in silenzio. O quasi. "E' giusto accettare le critiche di un tecnico, quando l'evidenza è sotto gli occhi di tutti", dice due giorni dopo la brutta partita di Sofia Gianluigi Buffon, capitano della nazionale. "Però io dico anche che alla fine delle 10 partite di qualificazione ai Mondiali, il punto preso in Bulgaria peserà molto", controbilancia il portiere.
Lui e Pirlo sono gli estremi di un gruppo fatto di un misto di veterani e giovani, che ha sentito il ct sfogarsi ieri e lo ha riascoltato in diretta oggi di fronte ai video mostrati in mattinata a Coverciano ("abbiamo visto i nostri errori, speriamo di non ripeterli", confessa il regista della Juve e della nazionale).
Il numero 1 fa ricorso al realismo, Pirlo invece si appella alla regola guida del precedente biennio, il bel gioco. "La prima partita della nazionale dopo la pausa è sempre stata la più difficile - ricorda il regista azzurro - Ma la partita di Sofia è stata tutta da dimenticare. Non cerchiamo giustificazioni, non credo che gli elogi dell'Europeo ci abbiano condizionato in negativo. Soprattutto perché la partita di venerdì scorso era assolutamente alla nostra portata. Punto pesante? Tutti i punti sono importanti, perciò vediamo di cominciare a far le cose per bene da martedì". Al Braglia di Modena c'é Malta, avversario abbordabile. Il punto sul quale ha battuto Prandelli con gli azzurri, nelle ultime ore, è però stato l'approccio alla gara; anche per questo non è detto che la squadra sia completamente rivoluzionata. In rampa di lancio per l'attacco c'é Mattia Destro. "I minuti giocati con la Bulgaria? Mi spiace perché avrei dovuto segnare. Se Prandelli me ne darà occasione, spero di farmi perdonare martedì", dice il romanista, che non risparmia una 'puntura' a Zeman. "Con Osvaldo mi trovo alla perfezione. Dite che contro l'Inter a Milano da esterno destro non ero a mio agio? Non è la mia posizione, l'avevamo provata solo l'ultima settimana e mi è più difficile. Ma è chiaro che sono giovane e faccio tutto quel che mi dicono. Ed è un fatto che al centro mi trovo meglio. Sarà la mia posizione col Bologna? Sempre che giochi...", conclude il giovane attaccante.
Nell'allenamento di oggi a Medolla, Prandelli lo ha provato in realta in un 4-3-3 con Borini e Insigne. Dall'altra parte, tra i ranghi misti, emergeva un 4-3-1-2 con Giovinco alle spalle di Pazzini-Osvaldo. Poco indicativo, visto che Prandelli considera il piccolo giocatore della Juve una seconda punta. Domani nell'allenamento a Modena si definirà il progetto di Prandelli, che assicura di aver "smaltito la delusione" tra i terremotati dell'Emilia, di fronte "all'altruismo di una gente che è un esempio: all'Italia basterebbe poco per essere un grande Paese".
Alla sua Italia invece manca qualche punto. Anche se a Copenaghen Danimarca e Repubblica Ceca hanno impattato 0-0, e il 2-2 azzurro è risultato meno peggio del previsto. "Io la delusione ce l'ho ancora addosso - conclude il 'realista' Buffon - Però dopo 16 anni di azzurro dico che alla prima di settembre, dopo un'estate di complimenti ubriacanti, ci può stare di steccare. Ora però dobbiamo rispondere sul campo". |
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